Skills di “Kidò”
Il “Kidò si suddivide ulteriormente in tre stili: “Hadou” (distruzione), “Bakudou” (sigillo) e “Reikidou” (guarigione). Tutti gli incantesimi di “Kidò” devono essere pronunciati nella posizione corretta (piedi piantati a terra distanti circa 1 metro tra loro, gambe lievemente piegate, busto eretto, braccio dominante teso con il palmo verticale perpendicolare al terreno rivolto verso l’obiettivo e l’altra mano che afferra il polso dominante), recitando stile, numero e nome durante il turno effettivo del lancio. Il lancio dell’incanto produce un rinculo proporzionale al suo livello e non ha effetto sugli ufficiali e sui sottufficiali della Quarta Brigata.
• Skill “Bakudou” n° 1 – “Sai” (1° livello) - Concentrazione 1 turno (nessuna per gli ufficiali): dal palmo della mano dominante dell’utilizzatore parte un dardo ottico bianco che obbliga il bersaglio ad incrociare le braccia dietro la schiena per un tempo pari ad 1 turno (2 turni per gli ufficiali).
• Skill “Bakudou” n° 9 – “Geki” (2° livello) - Concentrazione 2 turni (1 turno per gli ufficiali): un cerchio rosso di energia si forma attorno al bersaglio, immobilizzandone ogni movimento per un tempo pari ad 1 turno (2 turni per gli ufficiali).
• Skill “Bakudou” n° 77 – “Tenteikura” (4° livello) - Concentrazione 3 turni (2 turni per gli ufficiali): per attivarlo, chi usa l’incanto deve concentrarsi sulla forza spirituale dell’obiettivo, quindi deve disegnare un cerchio sul pavimento, tagliarlo in quattro parti, con un simbolo specifico in ognuna. Dopo essersi messo in posizione, ma con il palmo verso il cerchio, il “Kidò” lo incanta, causando una fuoriuscita di diversi numeri, che man mano scompaiono. L'unico che non scompare sembra essere una variazione di longitudine e latitudine, facilmente interpretabile dallo Shinigami, che rivela l’esatta posizione geografica dell’obiettivo. Al turno successivo l’intero cerchio scompare.
• Skill “Hadou” n° 31 – “Shakkahò” (2° livello) - Concentrazione 2 turni (1 turno per gli ufficiali): una sfera rossa di energia viene lanciata dal palmo dell’utilizzatore e viene diretta contro il bersaglio scelto, agganciando la sua energia spirituale. All’impatto essa esplode provocando danni a discrezione del fato.
• Skill “Hadou” n° 54 – “Haien” (3° livello) - Concentrazione 2 turni: un’onda di energia porpora viene emessa direttamente dal palmo dominante. Essa ha forma conica, ha una lunghezza variabile tra i 2 e i 5 metri (a seconda del livello dell’utilizzatore) ed un diametro massimo di 1 metro. Al contatto con essa ogni materiale colpito per un turno completo si sgretola al turno successivo. Data la pericolosità e la potenza di questa tecnica, l’utilizzatore deve mantenere un altissimo grado di concentrazione per l’intera durata dell’incanto e sarà fortemente spossato al termine (la spossatezza non ha effetto sugli ufficiali). In caso di perdita di concentrazione per qualsiasi ragione, l’incanto si rivolterà contro l’utilizzatore stesso.
• Skill “Hadou” n° 90 – “Kurohitsugi” (5° livello) - Concentrazione 3 turni (2 turni per gli ufficiali): dopo la concentrazione, viene creata una scatola nera di energia attorno al bersaglio, che viene lacerato da una dozzina di lance di energia, dalla testa ai piedi. I danni subiti sono a discrezione del fato, ma hanno effetti letali sulla maggior parte degli esseri viventi. Il bersaglio intrappolato dalla scatola nera non può vedere nulla oltre le sue pareti.
• Skill “Reikidou” – “Shizuka”: Questo skill ha un funzionamento completamente diverso dai precedenti. La posizione iniziale del “Kidò” non va adottata, ma il corpo del ferito va disteso su di un telo speciale dato in dotazione a tutti i membri della Quarta Brigata, imbevuto di energia spirituale. Dopodiché l’utilizzatore dovrà rilasciare la “Zanpakutò” speciale, che è diversa da quella delle altre brigate, che diverrà simile ad un bisturi (il rilascio non è uno “Shikai”, ma qualcosa di molto simile). Essa poi dovrà essere poggiata sulla ferita e là tenuta per una durata che va dai 2 turni a salire in base alla gravità della ferita (a discrezione del fato). La “Zanpakutò” si irradierà di una rossa energia negativa che al termine della guarigione dovrà necessariamente essere rilasciata sotto forma di un raggio luminoso che provocherà spossatezza nell’utilizzatore (di durata ed intensità variabili in base alla gravità delle ferite) e che farà ritornare la “Zanpakutò” alla sua forma originale. Nessun’altro tranne il guaritore può toccare la “Zanpakutò” carica, pena la sua morte e quella dell’utilizzatore che verranno investiti dall’energia negativa. Gli ufficiali non risentono della spossatezza. (NB: questo skill è anche in grado di curare le “ferite” subite dalle “Zanpakutò”. Infatti esso è efficace solo con creature di natura spirituale, come le anime, e non su esseri viventi o creature di altro genere).
• Skill “Reikidou” – “Souten Kissun” – Concentrazione 3 turni: Utilizzabile solo dal Capitano della Quarta Brigata, questo skill è la più potente tecnica curativa in assoluto. L’utilizzatore crea due estremità luminose con il suo “Kidò” e da esse partirà un ellisse di energia positiva che altererà lo spazio ed il tempo, riportando di fatto la parte ferita o amputata allo stato in cui si trovava in origine. Si dice che questo potere sia addirittura in grado di far ringiovanire gli esseri viventi, perciò il suo utilizzo è assolutamente ristretto alla sola utilità degli Shinigami e solo sotto approvazione diretta del Comandante Generale o del Gran Consiglio dei 46. Non può assolutamente riportare in vita i defunti, funziona quindi solo quando l’anima è ancora in vita.
Skills speciali
Sono degli skills particolari non classificabili che appartengono a Shinigami specifici o in generale all’intera Corporazione.
• Skill della Dea della Velocità – “Shunko”: è uno skill di trasformazione che racchiude in sé la fusione tra lo stile “Hakuda” ed il “Kidò”. Dopo una concentrazione di 1 turno, la Dea della velocità subisce una piccola metamorfosi che scurisce di poco la sua pelle (simile all’abbronzatura) e che potenzia incredibilmente i legamenti delle ossa, raddoppiando la velocità dell’utilizzatore. Tutte le tecniche marziali del “Hakuda” provocano danni da urto aggiuntivi dati dal “Kidò” e la capacità di “Shunpo” è illimitata e consente un solo attacco tra uno “Shunpo” e l’altro (NB: in un turno si possono effettuare fino a 5 “Shunpo” consecutivi). L’effetto della trasformazione ha una durata di 1 turno e non può essere riutilizzato per 3 turni.
• Skill dello Shinigami – “Separazione dell’anima”: questo skill permette, mediante un catalizzatore fornito dalla Soul Society che può essere un guanto o un monile, di separare l’anima dal corpo di uno Shinigami. Tutti i poteri da Shinigami tranne il “Kidò” sono utilizzabili esclusivamente in forma di anima, in quanto il corpo contenitore dello Shinigami (che si chiama “Gigai”) non consente il rilascio dei poteri e la fuoriuscita della “Zanpakutò”. Riassumendo, lo Shinigami in forma di anima ha le stesse caratteristiche fisiche che ha il “Gigai”, ma non può essere visto dalle creature prive di percezione spirituale (come la maggior parte degli umani), così come le anime tutte e gli Hollow. Uno Shinigami rinchiuso nel suo “Gigai” può utilizzare solo il “Kidò” e non possiede la sua “Zanpakutò”, inoltre può essere visto da tutti. Dopo la separazione dell’anima, il “Gigai” diviene un corpo vuoto incapace di muoversi, ma lo Shinigami potrà interagire sia con le anime che con il mondo reale (potrà ad esempio muovere oggetti proprio come se fosse nel suo “Gigai”). L’utilizzo di monili, permette allo Shinigami di separare la propria anima autonomamente, mentre chi ne è sprovvisto, dovrà ricorrere al guanto di un altro Shinigami. (NB: tutti gli Shinigami hanno un guanto). Gli unici in grado di separare l’anima di un vivente non Shinigami sono i Capitani. L’anima di un vivente apparirà con lo stesso aspetto del corpo, legata ad esso da una catena (la catena dell’anima). La rottura della catena provocherà la morte immediata del corpo e la trasformazione in Hollow dell’anima, a meno che essa non sia abbastanza forte da superare la prova di resistenza e divenire così uno Shinigami.
• Skill dello Shinigami – “Reiatsu”: più che uno Skill, il “Reiatsu” è la vera e propria energia spirituale dello Shinigami e non solo. Il “Reiatsu” in realtà è posseduto da tutte le creature dotate di percezione spirituale, solo che mentre per loro è molto lieve e sempre stabile allo stesso livello, per gli Shinigami invece è variabile in base al loro livello di potere ed anche alla loro volontà. Infatti gli Shinigami imparano a controllare la propria forza spirituale con l’allenamento ed ai livelli più alti addirittura ad inibirla completamente, divenendo così non individuabili dalle creature con percezione spirituale sufficiente. Per questa ragione, infatti, gli Shinigami sono in grado di percepire il “Reiatsu” di una creatura (Shinigami e non), riconoscendo, in base al proprio livello di percezione, in alcuni casi perfino il grado di potere che l’obiettivo possiede. Ovviamente le capacità percettive di uno Shinigami neonato saranno quasi totalmente nulle, mentre con il tempo e l’allenamento si affineranno sempre più, rendendolo perfino capace di percepire la presenza di un Hollow a distanze considerevoli. Dal livello di sottufficiale in su, lo Shinigami è in grado di estendere il suo “Reiatsu” e di incanalarlo nella sua “Zanpakutò”, rendendola molto più resistente di qualsiasi metallo naturale o forgiato. Inoltre livelli molto alti di “Reiatsu” (ad esempio quelli dei Capitani) rendono addirittura l’aria quasi irrespirabile, limitando in alcuni casi anche i movimenti di chi si trova all’interno dell’emanazione. Ovviamente chi possiede un livello di “Reiatsu” sufficientemente alto da poter contrastare l’emanazione, non risente di questi effetti negativi.
Art. 8/2 – NORME COMPORTAMENTALI:
Questo supplemento dello Statuto elenca tutte le norme comportamentali che uno Shinigami è obbligato SEMPRE a seguire, pena l’allontanamento dalla Corporazione con effetti immediati e, nei casi più gravi, alla morte con esecuzione sul monte “Sokyoku” della Soul Society al quale presiedono tutti gli ufficiali ed un emissario del Gran Consiglio dei 46. Le modalità di esecuzione sono segrete, pertanto non verranno esposte in questo Statuto.
Chi ha la forza e la ferrea volontà di divenire uno Shinigami, possiede un’anima pura. Il significato proprio di purezza trascende dai comuni canoni di interpretazione del termine. Un’anima pura non è colei che non uccide che non insulta o che non prova odio, ma è colei che protegge gli innocenti, mantiene l’equilibrio, combatte fianco a fianco con i suoi compagni per la riuscita di un comune scopo, rispetta ogni individuo, specie i propri simili, dona tutta sé stessa alla Soul Society, anteponendone il prosperare in pace ad ogni altro scopo.
Ogni Shinigami ha il dovere di portare sempre con se il Guanto di Separazione dell’Anima, ma solo ad alcuni di loro viene assegnato un monile di Auto-Separazione. Il guanto ha quindi il potere di separare solo le anime degli altri e non di sè stessi, mentre il Monile separa l’anima di chi lo indossa e lo attiva. Sia Guanto che Monile sono oggetti di natura spirituale, quindi non sono visibili agli occhi di creature prive di percezione spirituale. Solo i Capitani possiedono le capacità necessarie a Separare l’anima di un non-Shinigami.
Agli Shinigami è proibito estendere il proprio “Reiatsu” in aree nelle quali sono presenti creature non coinvolte nello scontro, per via degli effetti negativi che esso può avere su di loro, inoltre nel mondo reale gli ufficiali hanno i loro poteri ridotti di circa l’80% da un sigillo posto sui loro corpi dalla Soul Society che può venire rilasciato solo per ordine diretto del Comandante Generale o del Gran Consiglio dei 46 che ne valuteranno prima la necessità.
Sia nel mondo reale che nella Soul Society è fatto assoluto divieto di rilasciare lo “Shikai” ed il “Bankai” della propria “Zanpakutò” senza l’autorizzazione di un ufficiale o al di fuori della zona di guerra dichiarata sempre da un ordine ufficiale. I trasgressori di tale norma dovranno giustificare con ragioni più che valide l’inadempienza a tale norma, pena la prigionia stabilita dal Gran Consiglio dei 46 o nel peggiore dei casi l’allontanamento dalla Corporazione.
Tutti gli Shinigami devono ricordarsi sempre che lo “Zanpakutò” è un’arma che attacca sia il corpo che l’anima del bersaglio, pertanto si dovrà prestare sempre la massima attenzione quando si attaccano creature che non sono Hollow o Shinigami. L’eventuale recisione della catena dell’anima nella maggior parte dei casi porterebbe il bersaglio alla trasformazione in Hollow. Permettere la trasformazione di un’anima in Hollow è un reato gravissimo punito con la prigionia o con l’allontanamento dalla Corporazione. Tuttavia casi ritenuti accidentali dal Gran Consiglio dei 46 possono scagionare parzialmente o totalmente l’accusato.
Art. 8/2 – TAGS: Essendo delle anime ed essendo invisibili alla maggior parte dei viventi, gli Shinigami durante una role devono specificare se si trovano o meno all'interno del proprio "Gigai" (corpo contenitore). Nel Tag di locazione andrà quindi aggiunta la dicitura "Gigai" subito dopo la locazione che indicherà agli altri PG che lo Shinigami è all'interno del "Gigai" ed è quindi visibile a tutti, ma può utilizzare solo il "Kidò". In caso contrario, quando si trova fuori di esso a pieni poteri, il Tag non sarà più "Gigai", ma "Shinigami". Esempio di Tag nel Gigai [Sentiero - Gigai]. Esempio di Tag fuori dal Gigai [Rive - Shinigami].
Mer Lug 30, 2008 11:37 am